Il senatore Luigi Compagna ha così voluto precisare sulla polemica scaturita dall'emendamento 1707: "Non era per la difesa dei pedofili che alcuni senatori del Pdl si erano preoccupati dei problemi che avrebbe determinato il comma 22 del disegno di legge sulle intercettazioni. Si sarebbe determinata una situazione, per la quale nel caso di atti sessuali tra i minorenni e i consenzienti si sarebbe dovuto procedere all'arresto obbligatorio in fragranza, mentre nel caso di atti sessuali su soggetti non consenzienti l'obbligo d'arresto sarebbe stato facoltativo. La contraddizione risultava evidente ed ogni strumentalizzazione a proposito disonora quelli che vi hanno fatto ricorso".